Grand Hotel Lavarone
Dormire tra gli alberi tra le montagne del Trentino
Un’area boschiva di più di 3 ettari con i ruderi di un ex colonia della Guardia di Finanza ormai abbandonata tra gli alberi, su una propaggine montuosa con altitudine di 1000 metri dell’altopiano di Lavarone nel Trentino.
La natura, l’ambiente e il paesaggio circostante innevato per mesi sono il primo elemento a cui riferirsi nel progettare un albergo che ha volumi e attrezzature in grado di competere con le altre località turistiche dell’arco alpino.
Il progetto riprende i valori che caratterizzano le architetture del luogo, quali l’orientamento e la migliore esposizione al sole, l’andamento orografico e l’uso di pochi materiali quali il legno di abete e di larice, i massi e le pietre che fuoriescono dal terreno.
L’area è fruibile solo pedonalmente utilizzando nuovi percorsi e tratturi esistenti che attraversano il bosco e raggiungono il parco pubblico più importante dell’area subito al di sotto.
Le auto sono ospitate quindi in un grande parcheggio interrato con 126 posti auto, facilmente accessibile, che diventa in copertura un grande spazio d’acqua che riflette le immagini del paesaggio circostante.
Un intervento complesso, articolato in diversi corpi edilizi ben separati ma tra loro interconnessi.
Il corpo centrale è il più grande e ospita gran parte delle camere e i servizi primari come la hall, il bar e il ristorante. Ha la forma di un lungo e articolato crinale dove la copertura si unisce ai prospetti laterali, formando un crinale rivestito di doghe in legno che si inserisce nell’andamento e nelle pendenze del paesaggio circostante.
Ai piani superiori le camere godono tutte della migliore esposizione al sole. All’ultimo piano la zona colazione con vista sul paesaggio circostante è raggiungibile dal parcheggio interrato attraverso un ascensore inclinato e panoramico.
A valle del corpo centrale c’è il centro benessere con palestra, piscina coperta, solarium, piscina scoperta a sfioro sul paesaggio e spazi ricreativi per il pubblico più giovane.
Più a monte, tra gli alberi, le 29 suites di pregio organizzate su più piani all’interno di singole unità edilizie staccate dal terreno per non danneggiare le radici dei larici e degli abeti del bosco.
Le unità edilizie sono rivestite in doghe di larice e hanno ampie vetrate che offrono viste totali sulle montagne circostanti. Per accedervi si utilizzano passerelle pensili sospese a circa 7/8 metri di altezza che si incuneano tra le chiome degli alberi.
Drawings
