“Calle di Vetro” Biennale 1996
Un percorso tra gli alberi dei giardini dell’esposizione
Il rapporto fra lo spazio di una calle veneziana e quello della vetrina viene sovvertito per incanalare i flussi di accesso del pubblico e permettere di guardare la natura circostante da un nuovo punto di osservazione.
La nuova entrata ai Giardini della Biennale di Venezia è infatti un lungo
percorso trasparente che racchiude, isolandola in una sorta di originale espositore, una porzione di spazio aperto.
Uno spazio fisico delimitato e funzionale che riprende una tipologia urbana caratteristica di Venezia – la calle– reinventandola in una relazione di scambio con l’ambiente dei Giardini. Attraverso le sue pareti in vetro, il paesaggio circostante entra nella ‘calle’, aprendola e dilatandola, proponendo anche un inusuale intrattenimento di
natura ‘commerciale’ con l’esposizione di libri e gadget in vista. Viene così svolta, nella frazione temporale limitata al suo attraversamento, una duplice funzione che ottimizza spazio e tempo degli utenti, offrendo stimoli culturali e occasioni di acquisto.
